La fremo lei lou coulme de la meizoun (la donna è il pilastro della casa)

Questo proverbio occitano esprime in modo esemplare il ruolo speciale della donna, nelle comunità agricole di montagna, nelle valli del sud del Piemonte.
Le Alpi, che per secoli sono state tenute ai margini delle vie di comunicazione e di sviluppo sociale e culturale, sono state testimoni dell’affermazione di una cultura e di una società al femminile: gli uomini spesso mancavano, emigravano, o lavoravano lontano.
Il sesso debole, così ingiustamente definito nella mentalità e credenze di un tempo, è sempre stato fondamentale nello spazio domestico: sue erano le cure per la numerosa prole, le faccende di casa, l’allevamento del bestiame, i lavori di campagna.
Le donne della montagna occitana, nel corso dei secoli, sono state esempi di forza, costanza e caparbietà, hanno saputo sopravvivere in ambienti difficili, mantenendo uno stretto rapporto con la natura, sfruttando le risorse ma conservando e curando il territorio nello stesso tempo.
La loro presenza forte e sicura ha da sempre contribuito ad addolcire l’aspro paesaggio montano.
Nello scenario dei nostri giorni, è dalla donna che dipende solitamente la decisione di mantenere le famiglie sul territorio, di fare figli, e quindi la possibilità di continuare ad esistere di molti paesi alpini. La donna di montagna non si perde d’animo, da lei viene la spinta all’innovazione, il bisogno di qualità, la volontà di recupero delle tradizioni.
Le presenze femminili delle nostre realtà alpine sanno armonizzare senso pratico a sorprendenti capacità intellettive: ricordano in qualche modo le “donne selvatiche” delle leggende nordeuropee, caratterizzate dalla disposizione a danzare, a cantare, a raccontare, ad essere quindi le custodi della memoria.
Cantano e raccontano oggi la loro realtà 36 donne in “Paraulas de Hemnas”, la prima antologia poetica femminile e contemporanea in lingua occitana. Pauline Kamakine, scrittrice della Bigorre, ha raccolto le voci di molte poetesse delle regioni francesi – Guascogna, Alvernia, Limosino, Lengadoc, Provenza, Val d’Aran, Nizzardo. Grazie alla collaborazione con l’Espaci Occitan di Dronero, e il supporto della Direttrice Rosella Pellerino, sono state coinvolte anche numerose poetesse e cantanti delle Valli occitane italiane (dal Kyé all’alta Val Susa), di ogni estrazione, età, formazione. Di cosa parlano i loro versi? Di natura, di vita quotidiana, dell’amore: parole che sono come sassi, che fanno male o come piume, che narrano di cose semplici e genuine. La loro età va dai 19 ai 95 anni. Le più anziane affrontano temi quali l’estent, ovvero la nostalgia per qualcosa di irrimediabilmente finito, il borgo vissuto nell’infanzia, ora abbandonato. Le più giovani cantano lo splendore che le circonda, colto nella rugiada del mattino o in un tramonto infuocato. Liriche di donne che hanno attraversato il millennio e hanno superato difficoltà, delusioni, perdite e lutti senza smarrire la capacità di stupirsi una volta in più davanti al rinnovarsi delle stagioni, di commuoversi al ricordo del tempo passato e di essere fiduciose, malgrado un futuro che spesso si prospetta incerto. Liriche di autrici che, come le famose trobairitz della società cortese nel basso medioevo, sanno evocare la passione, anche carnale.

Il viaggio di ricerca per scoprire nuove voci è stato così fecondo che la pubblicazione ha raddoppiato e al Tomo I seguirà presto un tomo II all’inizio del 2021, con altrettante poetesse (oltre 10 solo dalle valli).
Il libro è disponibile a questo indirizzo.
Qui l’articolo di presentazione dell’editrice Rèclame e un video realizzato da Pauline Kamakine con Dominique Desplan, che presenta un gruppo delle poetesse pubblicate.

Autrici presenti nel tomo I: ADRIANA ABELLO – LUCIA ABELLO – SORETA ALLARD – LOU PETÌT AUSÈTH – MARILENA BELTRAMO – SILVIA BERGER – MAGALÍ BIZOT DARGENT – BENEDICTA BONNET – NADINA BORGÉS – TERÈSA CANET – ESTELLO CECCARINI – CECILA CHAPDUELH – AMY CROS – DANIELA DAO ORMENA – DOMENJA DECAMPS – FRANCESCA DUDÒNHON – TÒNI ESCALA – DANIÈLA ESTÈBE HOURSIANGOU – MAYO FEUGAS – GENEVIÈVA GALLEGO – TIZIANA GALLIAN – JOSÍ GUILHÒT – CATERINA GIUSIANO – LISA GRÒS – NICÒLA LAPORTE – AURELIÀ LASSACA – SARA LAURENÇ ZURAWCZAK – EMILIANA LAVIGNE – OLGA MARTINO – MARINETA MAZOYER – BRIGITA MIREMONT ORAZIO – TRESIÀ PAMBRUN – TIZIANA RAINA – CATERINA RAMONDA – LILIANA ZAND – ZINE.

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Comments

  • Paulina

    décembre 7, 2020 at 8 h 49 min
    Reply

    Mercés Tiziana per la fremo qui s'etz ! Lo mond qu'a besonh de tornar entendér la votz femenina e las valors fondamentaus que porta. Mercés […] Read MoreMercés Tiziana per la fremo qui s'etz ! Lo mond qu'a besonh de tornar entendér la votz femenina e las valors fondamentaus que porta. Mercés a la vòsta poesia la doçor e la vertat e s'en tòrnan com lo solelh après la plueja ! Read Less

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