L’eredità di Angela. Magia e stregoneria in Sardegna tra ‘800 e ‘900

Arti antiche, conoscenze arcaiche, riti ancestrali, dal passato arrivano fino a noi, e vivono ancora. Perché “il passato non lo cancella il vento, non lo porta via l’acqua, il passato ritorna sempre, anche se non lo conosciamo, trova un modo per scorrere ancora, come l’acqua di un fiume che ritrova il suo letto, si ripresenta e ci ritrova”.

Una storia vera testimoniata da documenti d’Archivio, una donna e la sua discendenza, generazioni di donne con doni speciali, un paese dell’entroterra della Sardegna vicino a Nuoro, Orotelli, paese d’oro, prezioso come l’oro.

Nella prima parte del libro “L’eredità di Angela. Magia e stregoneria in Sardegna tra ‘800 e ‘900”, viene ricostruito un processo penale, in tutte le sue fasi con denunce, accuse, testimonianze, interrogatori. Si indaga sui fatti accaduti, si scava nei riti e nelle tradizioni, e si ripercorre indietro nel tempo la storia di Angela Piroddi, accusata di truffa aggravata e di inganni con arti magiche e superstiziose. Il fascicolo del Tribunale di Nuoro, del 1902, conservato nell’Archivio di Stato, da la possibilità di ricostruire la vicenda giudiziaria, di dare voce alla protagoni­sta ma anche di comprendere cosa era arrivato nella modernità, nel ‘900, di un grande bagaglio di tradi­zioni e di esperienze che nascevano nel passato dell’Isola e che erano state tramandate per secoli di paese in paese, di madre in figlia, di nonna in ni­pote.

Un nuovo secolo si apriva rivolto al futuro e al progresso ma con lo sguardo ancora verso i tempi passati, intriso di storie, di conoscenze, di abitudini e di credenze antiche.

Nella seconda parte del volume è Angela a parlare, raccontando in forma romanzata – non vera ma verosimile – le proprie vicende familiari, ci svela la storia delle sue ave, comin­ciando da sua bisnonna Maura, morta di parto dando alla luce la figlia Lucia, sua nonna, che apparente­mente sembrava morta anche lei, ma che poi tornò alla vita. Narra del rapporto con la nonna e con il padre Francesco, l’uomo, che senza saperlo, cambiò le sorti della sua famiglia e il destino delle donne Piroddi e infine ci parla di lei, maga, indovina, truffatrice.

La Piroddi era nata ed aveva appreso le sue arti nell’800, in un mondo di superstizione e credenze tramandato dai secoli passati, che allora era molto sentito e ancora oggi si percepisce. Questa storia si presenta dunque da subito anche come una storia di confine, posta a cavallo tra due secoli, tra due mondi, tra due visioni della donna, quella antica, di maga e di strega, e quella moderna, di truffatrice ed imbrogliona.

In conclusione, nella terza parte dell’opera, una riflessione sulla figura della protagonista ci spinge ad approfondire le arti di Angela: cosa resta del passato, cosa si trasforma, cosa torna? È il paese di Orotelli l’antico custode di queste tradizioni con i suoi vicoli, le sue case, le sue porte, chiuse ed aperte. Angela è erede, testimone, e medium, mezzo di passaggio nel tempo della tradizione della sua gente, del suo popolo. Nella terza parte chiudono il volume mini saggi sull’arte della divinazione, medicina popolare, e pratiche magiche, devozione e antichi riti.

 La Sardegna è, per conformazione geografica, una regione dove l’isolamento ha incentivato la conservazione e la sopravvivenza di tradizioni, pratiche e credenze antiche che, soprattutto nei paesi dell’interno, sono state meno intaccate dalla modernità e dal progresso, sono rimaste più genuine. A questo si aggiunge un grande rispetto per la Nostra Storia passata e per gli insegnamenti che ci vengono dagli anziani e da chi ci ha preceduto, nonché una grande attenzione per la natura che ci circonda e che cerchiamo di preservare nella sua unicità. Il ricorso a pratiche di medicina popolare, a riti, preghiere e orazioni trasmesse dalle nostre nonne, madri, zie, si è mantenuto, in parte perché legato alla religiosità popolare e a forme di devozione che fanno parte della Nostra Cultura, in parte per abitudine e senso di appartenenza. Resta poi, insito nell’uomo di qualsiasi provenienza territoriale e culturale, nel profondo del suo animo,  il desiderio di trovare conforto nelle difficoltà della vita, rimedi oltre la medicina ufficiale, risposte ad eventi e domande alle quali non sappiamo dare risposta in altro modo.

Il libro è frutto di un lavoro di ricerca storica finanziato dall’Amministrazione di Orotelli e curato dalla Casa Editrice “Nemapress” di Neria De Giovanni, e rientra nelle attività di valorizzazione e tutela della storia e della tradizioni locali.

La Comunità di Orotelli ha accolto il mio ultimo lavoro con entusiasmo ed orgoglio, sono stata sostenuta nella mia ricerca dall’Amministrazione Comunale, e dal sindaco Nannino Marteddu, che ha portato avanti tante iniziative di recupero della propria Storia e delle proprie tradizioni e dai cittadini che sono custodi attenti della memoria dei propri antenati e fieri di poterla condividere. Molta attenzione e stima ho ricevuto anche dai sardi e dagli orotellesi che vivono in altre regioni d’Italia e all’estero e sono orgogliosa di aver contribuito alla valorizzazione e alla diffusione della Nostra storia oltre il mare.

Alessandra Derriu

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