Il diritto alla bellezza ed il divin pittore

Sin dal 2010 la sfida di IusArteLibri, è utilizzare il potere evocativo e salvifico della Bellezza e dell’Arte, affinchè il Diritto diventi una vera « eterotopia » alla Foucault, ossia uno spazio che rovesci, trasformi, purifichi e neutralizzi gli altri spazi sociali e mentali.
Il compito del Diritto è quello di proteggere e custodire le libertà inviolabili dell’Uomo ed i suoi Valori etici, oltre ogni Tempo, quindi oltre la Morte.
Il compito dell’Arte è quello di ricercare e ricreare nuove forme la Bellezza.
Come il Diritto, l’Arte supera la Morte, crea consapevolezza democratica e civica e concorre a radicare l’identità e l’appartenenza di un popolo.
Ecco perché abbiamo selezionato per l’edizione 2021 del Premio IusArteLibri il romanzo di Elfriede Gaeng « Sidera Addere Caelo«  ( Carabba editore).


La nota sceneggiatrice e regista, al suo quarto romanzo trascina i lettori nella Roma di Raffaello, il divin pittore alla ricerca di tre disegni inediti, celati da indovinelli e segreti scaffali, in tre chiese di Roma.
A rubare la scena al grande Raffaello non è un personaggio ma un luogo: l’Accademia di San Luca. Lì tutto accadde, lì tutto accade, lì tutto torna a rivivere grazie al delirio di onnipotenza del mefistofelico Ugo Zardi, il Segretario dell’Accademia ed al genio della scienziata Federica Santangelo. Tra statue e quadri che lasciano i piedistalli e le cornici che accendono luci ed invocano terremoti, tra personaggi che dialogano con fantasmi, il Gran Custode dell’Accademia, Taddeo del Monte, dipana il filo della bellezza eternata.
L’amore per l’arte supera i confini dell’etica e dei destini dei protagonisti, giustificando persino crimini e misfatti.
Incontro l’autrice per un caffè d’asporto ed in questo tempo di peste che ha desertificato le strade e le relazioni, la sua passione per lo studio e per Raffaello, supera la distanza e svela sorrisi nascosti dalle nostre mascherina. Apro subito il libro che mi ha portato in dono per scoprire la sua dedica, ma è la frase in esergo a catturarmi. Il sommo vate della Bellezza, il mirabile cantore dell’eternità incastonata nell’urna greca, Keats, sancisce che la  » Bellezza è Verità, Verità è Bellezza ».
Quanta verità ci sarà nelle pagine di questo romanzo? Esistono i fantasmi con cui parla Lora Altieri, il nano Taddeo che custodisce i segreti dell’Accademia, la ricercatrice americana Phillys e Luca? Tutti personaggi ossessionati dalla necessità di lasciare una traccia di sé. Una patologica tensione verso l’Eternità?
Elfriede, conferma che le loro ossessioni svelano passioni e disagi esistenziali che l’amore per l’arte riequilibra. Imperfetti, aspirano alla perfezione, perché la loro diversità è compensata da una maggiore sensibilità che gli consente di avere una percezione più acuta, di vedere oltre, di superare il fatidico confine tra realtà visibile e invisibile. Taddeo è un piccolo uomo che acquista grandezza e Lora Altieri è una donna chiusa al mondo che acquista umanità. In tutti i personaggi del romanzo c’è una forte tensione al superamento della dimensione temporale contingente attraverso il proprio lavoro. Ma solo Luca/Raffaello con la sua arte può mirare all’Olimpo.
L’ambientazione del romanzo si snoda fra la Roma Eterna ed i luoghi del Potere. Ugo Zardi adora il potere e usa la magnificenza della Sala Rossa dell’Accademia e della Rampa Borromini per celebrare se stesso, esibire la sua potenza e imporre il suo dominio.
Si sente un principe rinascimentale, arreda il suo studio con mobilia di lusso e si compiace del potere che può esercitare nel ruolo di Segretario Generale dell’Accademia di San Luca. Ma il potere non gli basta. Gli manca l’Amore e per averlo è disposto ad uccidere.
Racconta l’autrice che l’idea di questo romanzo intenso ed erudito, a cui ha dedicato quattro intensi anni di studio, è nata da una visita all’Accademia di San Luca per ammirare il quadro di San Luca che dipinge la Vergine, attribuito a Raffaello.
Gli amici Franco Purini e Laura Thermes, entrambi accademici di San Luca, le hanno svelato il mistero di questa tela in cui Raffaello stesso guarda San Luca mentre dipinge. Nella stessa stanza del dipinto, la Sala Rossa, alla sinistra di chi lo guarda, è esposto il Putto reggifestone di Raffaello. Ed ecco che i personaggi del romanzo hanno cominciato a farsi strada tra le stanze dell’Accademia. Ci voleva qualcosa che legasse il presente al passato. Individui che avessero qualcosa di speciale, di diverso, e che sapessero traversare il confine tra realtà visibile e invisibile. Ed è qui che sono nati Taddeo, il piccolo uomo devoto custode dell’Accademia, che la protegge da ogni profanazione, e Lora Altieri, la straordinaria curatrice delle collezioni, che conversa con i fantasmi dei suoi artisti preferiti. E poi, siccome l’Accademia era anch’essa protagonista, perché non dare voce a chi l’aveva creata a fine ‘500, Federico Zuccari, e a Gustavo Giovannoni, che ne aveva trovato la nuova sede a Palazzo Carpegna e ne aveva curato il restauro negli anni Trenta del ‘900?
E quell’Achille morente che ci accoglie all’ingresso, perché non dare un ruolo anche lui? Come dice il vecchio presidente Guerrera: « Quando c’è l’Arte di mezzo ogni confine viene a cadere. Il nuovo si incontra solo in quella zona della mente che sembra abitata dalla follia ».
Il romanzo di Elfriede Gaeng rende omaggio alla virtù del perdono con la sua mirabile introspettiva sulla storia della Deposizione Baglioni di Raffaello. In Raffaello, dalla natura dotato di tutta quella modestia e bontà, come diceva il Vasari, il Perdono al pari della Bellezza è eternato nel suo volto ed in quello dei personaggi dipinti per testimoniare, a futura memoria, che c’è sempre un modo per aggiungere stelle al cielo. Basta saper dare del Tu alla Bellezza.

Antonella Sotira Frangipane
Presidente del Premio IusArteLibri

 

 

 

 

 

 

 

 

Le interviste integrali condotte dal Direttore Anna La Rosa a: avv. Raffaella de Camelis, avv. Antonio Palma, arch. Fernando Miglietta, dott.sa Maria Letizia Golfieri, giornalista Flaminia Marinaro ed alla scrittrice Elfriede Gaeng, e gli interventi degli avv.ti Antonella Sotira, Irma Conti e Caterina Flick per l’Ass.ne Donne Giuriste Italia e Sez. di Roma, possono essere ascoltate sulla pagina web – facebook del Premio IusArteLibri e sulla pagina della rivista.

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